Il Museo del Mare di Napoli e la necessaria rivalutazione del waterfront cittadino

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Presentata in questi giorni in Consiglio Comunale, una proposta per una nuova sede per il Museo del Mare di Napoli oggi, ospitato in una struttura insufficiente. Speriamo che si trovino spazio e fondi per realizzare in città una grande struttura dedicata al mare che possa raccogliere l’enorme patrimonio esistente a Napoli sulla grande risorsa del mare

 

In questi giorni è stata presentato in Consiglio Comunale, nell’ambito delle attività della Commissione Ambiente e Mare, il progetto di una nuova sede del Museo del Mare di Napoli, attualmente ospitato a Bagnoli in una struttura insufficiente alla conservazione e all’esposizione di tutto il materiale disponibile e anche sconosciuta a tanti cittadini.

© Fulvio Padulano – effepad (instagram)

Sperando che al più presto si trovi una soluzione per valorizzare il vasto patrimonio esistente in città ne approfittiamo per fare una sintesi delle preesistenze esistenti a Napoli che, come “capitale del Mediterraneo” meriterebbe importanti ed adeguate strutture dedicate a questa grande risorsa cittadina.

L’attuale Museo del Mare di Napoli

Il Museo del mare di Napoli fu fondato nel 1992 ed è ospitato nei locali dell’Istituto Nautico Duca degli Abruzzi di Bagnoli. Le collezioni presenti partono dal 1904, dal materiale del Regio Istituto Tecnico Duca degli Abruzzi di Napoli, e si sono arricchite con le Colombiadi del 1992 divenendo struttura specializzata visitabile dal pubblico. È un Museo scientifico ma anche storico che conserva in 800 mq. modelli delle navi borboniche e modelli di arsenale, sale delle costruzioni navali, pezzi di sala Macchine e delle comunicazioni e della radionavigazione. Il Museo del Mare si trova nella sede dell’istituto Duca degli Abbruzzi in Via Pozzuoli, 5 a Napoli

Qualche tempo fa la proposta di aprire nel Porto di Napoli il Museo del Mare e dell’Emigrazione

Appena qualche anno fa sembrava certo l’allestimento nel Porto di Napoli di un nuovo Museo del mare e dell’emigrazione, che doveva sorgere negli ex Magazzini Generali progettati negli anni Quaranta dall’architetto Marcello Canino. Un progetto importante che, sembrava coinvolgere anche il MANN, l’Autorità Portuale di Napoli e il porto di Los Angeles in USA dove esiste una mostra permanente sull’immigrazione voluta dalla folta comunità di immigrati Ischitani. Il progetto doveva rientrare nella risistemazione e rivalutazione dell’intera area portuale e doveva inserirsi nel rifacimento del nuovo waterfront della Piazza e del Molo Beverello.

idee per progetti nuovo beverello

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In questa nuova struttura poteva trovare posto tutto il vasto patrimonio dell’antico porto cittadino recuperato nel corso degli scavi della metropolitana della Linea 1 compreso le tre importanti navi romane trovate, durante gli scavi, quasi intatte, ma anche i tanti ricordi storici di una grande città di mare quale è stata Napoli nei secoli come quelli dell’enorme archivio storico del Porto di Napoli sull’emigrazione che già contiene foto, documenti e oggetti, compreso i resti della flotta borbonica affondati nel porto di Napoli da Nelson nel 1798.  E con i tanti ricordi storici di una grande città di mare quale è stata Napoli attualmente disseminati un po ovunque.

La struttura museale avrebbe potuto ospitare molte esposizioni temporanee, vari reperti archeologici ritrovati nelle nostre acque, mostre sul lavoro nei porti, e sul grande periodo dell’immigrazione, passato per il porto di Napoli e sulla grande storia dell’armamento Napoletano che ha visto e vede grandi navi di aziende napoletane come la Lauro o la Grimaldi o la MSC solcare i mari di tutto il mondo.

Positiva poteva essere la collaborazione con il porto di San Pedro a Los Angeles dove c’è dal 1979 il più grande museo del mare della costa occidentale americana. Una struttura che avrebbe ricordato e valorizzato la storia della grande marineria napoletana e della risorsa Mare, degna di una grande città marittima come Napoli e che avrebbe inglobato tutte le preesistenze esistenti.  Maggiori informazioni 1Maggiori informazioni 2  –

Il Museo navale dell’Università Parthenope di Napoli 

Oggi inglobato nella Università Parthenope l’istituto Universitario Navale di Napoli fu fondato nel 1919 e nel tempo ha raccolto e costituito una collezione di modelli didattici derivati dai vecchi arsenali di Marina. Importanti ausili didattici per le costruzioni, l’allestimento navale e la navigazione. Tutti i modelli sono conservati nelle sale di Villa Doria d’Angri, la villa monumentale acquisita dalla Università napoletana e riguardano circa 160 modelli statici di navi e parti di navi, mercantili e militari. Nel museo ci sono anche strumenti nautici e attrezzature marinaresche. Museo dell’Università Navale via Petrarca, 80 – Napoli 

La Sezione Navale del Museo San Martino a Napoli

Anche nel bellissimo Museo e Certosa di San Martino c’è una bella sezione navale legata alla storia del Regno. Bellissime barche originali come la celebre Lancia reale a 24 remi dell’epoca di Carlo di Borbone costruita dell’arsenale di Napoli, e tutta decorata e anche la Lancia Reale a 14 remi appartenuta a Umberto I di Savoia, realizzata nel 1889, con eleganti rifiniture dorate. Nel Museo anche i vari modelli di cantiere in scala, originali e databili tra la fine del secolo XVIII e la metà del secolo XIX, che riguardano la varie navi, varate dai cantieri di Napoli e Castellammare di Stabia, come la Amerigo Vespucci e le armi bianche e da fuoco appartenute alla Armata di Mare e poi strumenti nautici sia antichi che più moderni. Museo di San Martino, sezione navale, Napoli

Il Museo del Mare della Stazione Zoologica Dohrn nella Villa Comunale di Napoli

© Adele Brunetti e Rosario Balestrieri – Facebook Stazione Zoologica Anton Dohrn

Aperta da pochi mesi nella Villa Comunale di Napoli, nell’ex circolo della Stampa, la nuova sede del museo DaDom (Darwin-Dohrn) dedicato al mare e alle biodiversità a cura della prestigiosa Stazione Zoologica Anton Dohrn. Un nuovo museo di circa 1000 mq all’interno di un giardino di oltre 2.500 mq nella Villa Comunale di Napoli. Il complesso è stato recuperato, dopo anni di abbandono ed è vicino alla sede principale della storica Stazione zoologica che si trova nella Villa Comunale dal 1872. Museo del Mare Darwin-Dohrn e la Biblioteca del Mare

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