Riapre il Museo della Certosa di San Martino a Napoli

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Un luogo straordinario con un panorama bellissimo sul golfo di Napoli

 

 

Giovedì 9 luglio 2020 alle ore 17.00 riaprirà l’intero percorso di visita dello straordinario Museo della Certosa di San Martino a Napoli insieme alla Chiesa, ai Chiostri ed ai giardini.

La Certosa di San Martino è un luogo straordinariamente bello che si trova sulla collina del Vomero ed è visibile da tutto il centro di Napoli.

La sua costruzione inizia nel 1325 ad opera di Tino di Camaino, già famoso per la costruzione del Duomo di Pisa, ma solo nel 1368 la Certosa venne consacrata e dedicata a San Martino, a San Bruno, alla Vergine e a tutti i Santi.

Grande cittadella monastica a metà del 1600 fu sottoposta a tantissimi lavori ad opera dell’architetto Cosimo Fanzago che la trasformò in uno splendido complesso barocco anche con l’intervento, per tutto il Seicento, dei più grandi artisti del tempo, tra cui Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo e Giovanni Lanfranco.

Anche durante il 1700 vi lavorarono importanti artisti quali Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Francesco De Mura che riempirono i locali di stupendi affreschi e magnifici dipinti ma anche scultori, come Domenico Antonio Vaccaro e Giuseppe Sanmartino. Ricordiamo che il Sanmartino è autore dello splendido Cristo Velato realizzato per conto del Principe di Sangro e “opera superba” della Cappella SanSevero.

Purtroppo, con l’occupazione francese del 1799, inizia il suo declino a seguito della soppressione degli ordini ecclesiastici e per la Certosa si disperde parte del suo patrimonio. Solo nel 1866 fu dichiarata ‘Monumento Nazionale’ e, a cura di Giuseppe Fiorelli, fu formato un museo per le ‘patrie memorie’.

Un posto magnifico, un luogo dell’amina

La splendida chiesa da sola è un vero e proprio ‘museo’ della pittura e della scultura napoletana dal Seicento al Settecento. Le cappelle sono rivestite da preziose opere marmoree di Cosimo Fanzago e di Giuseppe Sanmartino e nel coro ci sono alle pareti grandi tele dei più famosi artisti del XVII secolo quali, Massimo Stanzione, Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Guido Reni.

Eccezionale la sagrestia monumentale con gli armadi in noce realizzati da artisti fiamminghi e napoletani e la Cappella del Tesoro con veri autentici capolavori quali la Pietà di Ribera sull’altare, e, nella volta, il Trionfo di Giuditta di Luca Giordano.

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Ma il complesso monumentale della Certosa di San Martino è tutto da visitare, dalla Chiesa al Quarto del Priore, agli splendidi cortili, giardini e chiostri di cui la cittadella monastica è piena.

Un capolavoro riconosciuto nel mondo intero come ci ricorda il critico d’arte del New York Times, Michael Kimmelman, che nella sua rubrica, «Postcards» sul quotidiano on line, dedicò una bella pagina alla Certosa di San Martino definendola “luogo memorabile”.

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