Villa Lucia al Vomero: straordinarie terrazze sul mare nel bosco accanto la Floridiana

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Una villa Reale acquistata dal Re Ferdinando IV di Borbone che entrò a far parte del grande complesso della Floridiana che già comprendeva la vicina Villa Floridiana con un grandissimo Parco. Poi Villa Lucia fu divisa dalla Villa Floridiana e oggi è di proprietà privata.

 

 

Sulla collina del Vomero esiste una straordinaria villa immersa nel verde e con terrazze che regalano uno straordinario panorama sul golfo di Napoli. Villa Lucia era una dimora reale, di Re Ferdinando IV di Borbone e si trova al Vomero nel grande parco attiguo a quello di Villa Floridiana. Attualmente è una villa privata, e si accede da un piccolo vialetto alla destra dell’ingresso della Funicolare di Chiaia, a pochi passi da Piazza Vanvitelli.

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Villa Lucia, una dimora reale voluta da Ferdinando IV di Borbone

La grande zona verde era, alla fine del 1500, un luogo di preghiera dei padri benedettini e poi divenne da metà del 1600 un luogo villeggiatura per i padri lucchesi. Nel 1807 avvenne la trasformazione in villa ed una prima sistemazione del bosco avvennero, in quel periodo il complesso fu acquistato da Giuseppe Saliceti, ministro di Gioacchino Murat, che fece trasformare ed ampliare il complesso esistente dall’architetto Francesco Maresca nel 1809.

© Napoli da Vivere

Successivamente nel 1816 Villa Lucia fu acquistata dal Re Ferdinando entrando a far parte del complesso della Floridiana che già comprendeva la vicina Villa Floridiana ed un ampio Parco. Villa Lucia, fu chiamata così in onore della favorita del Re, Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia, a cui fu donato l’intero complesso della Floridiana con le due grandi ville e l’enorme parco.

Dopo l’acquisto da parte del Re la villa fu risistemata insieme al resto del parco dall’architetto  Antonio Niccolini, che trasformò la facciata in stile pompeiano, costruendo un portico a quattro colonne, che la fece rassomigliare ad un tempio dorico.

La vicina “casina di delizie” divenne un padiglione per le serate mondane che si tenevano nella regale dimora, e fu unita al resto del parco da un ponte alto 16 metri.

Alla morte della duchessa di Floridia l’ampio complesso fu diviso

Nel 1827 alla morte della duchessa, il complesso fu diviso tra i tre figli avuti dal primo matrimonio e Villa Lucia andò al Conte Luigi Grifeo, principe di Partanna, ministro del re presso il granducato di Toscana.

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Successivamente Villa Lucia e parte del parco furono poi venduti al Conte Pasquale Stanislao Mancini che ne fece la residenza di famiglia nella capitale partenopea. Nel 1888 una parte dei terreni appartenenti al parco di Villa Lucia, di proprietà della famiglia di Lamont Young, furono espropriati per consentire la costruzione della Funicolare di Chiaia.

La villa nel Novecento fu un punto d’incontro per intellettuali

Agli inizi del 1900 Villa Lucia fu acquistata dall’industriale e collezionista d’arte Garofalo ediniziò ad essere frequentata da numerosi artisti ed architetti, fra cui Vincenzo Gemito, Guido Casciaro, Luigi Cosenza e tanti altri.

Poi nel ventennio fascista divenne punto d’incontro per artisti d’avanguardia e letterati antifascisti come Renato Guttuso, Ernesto Tatafiore, Benedetto Croce, Raffaele Viviani, Renato Caccioppoli, Alberto Moravia, Raffaele La Capria, Italo de Feo, Pablo Neruda, Domenico Rea, Alfonso Gatto, Vasco Pratolini ed anche tanti alti politici come Giorgio Amendola, Maurizio Valenzi e Giorgio Napolitano.

Villa Lucia è attualmente di proprietà privata. Diventò famosa a livello nazionale nel 2006 perché si parlò di un suo possibile suo acquisto da parte di Silvio Berlusconi allora Presidente del consiglio dei Ministri, per usarla come suo alloggio durante le sue venute a Napoli, ma l’acquisto non avvenne.

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