Lunedì 18 maggio riaprirà al pubblico il Real Bosco di Capodimonte

Le misure di sicurezza per accedere dal 18 maggio al grande parco cittadino del Real Bosco di Capodimonte. Per il museo si dovrà invece aspettare il 2 giugno ma con prenotazione online per controllare meglio gli accessi.

 

 

AGGIORNAMENTO – Il parco del Bosco di Capodimonte è stato chiuso di nuovo dal giorno 23 maggio 2020

Riaprirà lunedì 18 maggio il grande parco del Real Bosco di Capodimonte di Napoli. Sarà possibile riprendere le passeggiate nel più grande e bello parco pubblico, ad ingresso libero, della città, osservando scrupolosamente le disposizioni normative in atto per i luoghi pubblici, con divieto di assembramenti, distanziamento sociale tra una persona e l’altra e uso obbligatorio della mascherina.

Si potrà solo camminare nel grande polmone verde cittadino e non si potrà mangiare ne fare attività sportiva di squadra.

Tutte le misure di sicurezza da rispettare 

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli

IL Real Bosco di Capodimonte era una grande riserva di caccia del Palazzo Reale ed è ha mantenuto la sua grande estensione di ben 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. La costruzione del Palazzo Reale nel 1700 portò ad una riorganizzazione di una grande parte della città e fu creata anche la “via nova”, l’attuale via Santa Teresa, che portava agevolmente dal centro storico, da via Toledo, al nuovo palazzo dando un assetto nuovo ed ampio alla conformazione urbanistica della zona.

Il grande parco fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice, uno dei più grandi architetti del tardobarocco napoletano, che lo ideò con due sezioni diverse: il grande giardino che si trovava attorno nell’area intorno alla Reggia con ampie vedute panoramiche sul golfo di Napoli, e l’ampio bosco per la caccia che si estendeva tutto attorno con anche grotte e costruzioni come la chiesa e le aziende agricole e manifatturiere.

Nel Bosco di Capodimonte sia che si entri da Porta grande o da Porta piccola si trovano subito grandi viali pieni di verde.

La Porta di Mezzo del Bosco di Capodimonte

La parte più bella e coreografica del Real Bosco di Capodimonte è la Porta di Mezzo che è l’accesso originario al grande Bosco, una porta grande e maestosa che introduceva attraverso un ampio emiciclo, al tracciato settecentesco del Bosco. Alla realizzazione del Bosco lavorarono grandi architetti dell’epoca ma il progetto fu ultimato da Ferdinando Fuga tra il 1760-1770.

Dal grande emiciclo iniziano cinque viali, che si aprono a ventaglio nel folto del Bosco e sono pieni di lecci e altri grandi alberi. Poi addentrandosi nel bosco si raggiunge la zona organizzata all’inglese con grandi viali che si diramano all’interno e si incontrano anche valloni naturali e zone piene di alberi, anche castagni ma solitarie.

Entrando da Porta Piccola e andando a sinistra, al lato opposto della Reggia, si entra nella vasta area nord del giardino tardo Barocco, che va da Porta Caccetta a Porta Miano. Una zona molto bella rifatta a partire dal 1835 dai botanici Gussone e Dehnhardt che riorganizzarono il terreno creando colline e ampi spazi di prato e poi macchie a bosco ed alberature isolate. Una zona particolare dove ci sono alcuni monumentali come l’antica Fabbrica della Porcellana di Capodimonte (1744-1759), la chiesa di San Gennaro e strutture legate alle attività produttive del Bosco come l’ampia Capraia con stalle e rimesse.

museo di capodimonte

Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli è il più grande parco cittadino e contiene oltre 150.000 mila alberi di alto fusto, disposti lungo 36 km di viali a macchia boschiva, e su una superficie totale di 124 ettari di bosco. Un parco e un museo da vedere assolutamente.

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