Crypta Neapolitana: la Grande Strada fra Neapolis e Puteoli | Scoprire Napoli

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Una strada che fu scavata nel tufo nel I secolo a.C. e che per secoli fu un importante strada di comunicazione fra Neapolis e Puteoli assieme alla più ampia via Antiniana, la strada che passava per le colline del Vomero e l’odierna zona di Antignano, e che poi scendeva verso i Campi Flegrei e Pozzuoli 

 

 

Esiste un sito straordinario a Napoli forse poco conosciuto. E’ la Crypta Neapolitana una lunga ed angusta galleria di 700 metri, dalla larghezza originaria di m 4,50 e con un’altezza di 5 metri che fu scavata nel tufo nel I secolo a.C. Fu per secoli una strada importante di comunicazione fra Neapolis e Puteoli, ma il collegamento oggi è in disuso.

 

L’ingresso della grotta si trova nel parco Vergiliano, il parco archeologico che è alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Mergellina, vicino alla stazione Fs di Mergellina. Purtroppo dal parco la Grotta di Posillipo non è percorribile ma un breve tratto è visitabile al lato opposto e cioè all’imbocco di Fuorigrotta da via di Grotta Vecchia.

La Crypta, anche conosciuta come Grotta vecchia di Pozzuoli, fu costruita in età augustea dal liberto L. Cocceio Aucto, architetto di Agrippa, ammiraglio di Ottaviano, che secondo Strabone costruì anche il Portus Iulius, la “Grotta di Cocceio” e la Crypta romana a Cuma.

La strada è riportata anche nella Tabula Peutingeriana, una carta delle strade dell’epoca imperiale, ed era illuminata e ventilata da due pozzi di luce obliqui. Il passaggio nella grotta aveva una scarsa visibilità e durante il vicereame spagnolo fu realizzato un sistema di illuminazione composto da lanterne messe su delle funi tese tra pali. Poi nel 1806, con Giuseppe Bonaparte, furono installate due file di fanali che erano tenuti sempre accesi, mentre dalla metà dell’Ottocento furono utilizzati fanali a gas.

La crypta fu allargata nei secoli subendo anche un abbassamento del piano stradale e delle opere di pavimentazione nel 1455 da Alfonso d’Aragona, nel 1548 da don Pedro di Toledo e nel 1748 da Carlo di Borbone. L’ultimo lavoro fu effettuato dal Comune di Napoli nel 1893 mentre con la costruzione delle gallerie stradali verso Fuorigrotta la grotta ha perso importanza ma rimane una testimonianza unica al mondo della grandezza di Neapolis.

Non solo strada ma anche luogo di “culto”

All’ingresso della grotta ci sono due nicchie affrescate: quella di sinistra ha una raffigurazione di una Madonna con Bambino del XIV secolo, mentre quella di destra ha il volto dell’Onnipotente ed è di data incerta. Oltre ad essere una strada importante la crypta è stata anche un luogo di culto dove avvenivano molti riti iniziatici e la legenda narra che fu lo stesso Virgilio a scavare la grotta in una sola notte grazie alla sua magia.

Durante il restauro aragonese fu trovato un bassorilievo in marmo bianco con su Mitra realizzato tra la fine del III e l’inizio del IV sec. d.C. ed oggi conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La sua presenza nella Crypta fa pensare che fu anche utilizzata come un luogo di culto mitriaco e la grotta sia stata associata a qualcosa di misterioso e magico. Fu citata anche da Petrarca nell’Itinerarium Syriacum dove si parla di una cappella di piccole dimensioni chiamata di Santa Maria dell’Idria, realizzata da un eremita nei pressi dell’ingresso alla grotta.

Il Parco e la tomba di Virgilio: il Vergiliano

Il piccolo parco che si trova alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina contiene la Tomba di Virgilio. E’ un parco piccolo ma di grande importanza storica, archeologica e culturale, ed è situato  a ridosso dell’ingresso dal lato di Napoli dell’antica ‘‘Crypta Neapolitana’‘.

Vicino l’ingresso della Grotta, oltre agli affreschi dell’antica cappella di Santa Maria dell’Idria o Odigitria, ci sono il monumento e le lapidi che ricordano Giacomo Leopardi, i cui resti furono trasferiti nel 1939 dalla Chiesa di S. Vitale a Fuorigrotta. Si presume che nel sepolcro romano presente sia sepolto il poeta Publio Virgilio Marone morto a Brindisi nel 19 a.C..

Il parco fu a lui dedicato nel 1930 dopo un intervento di risanamento e consolidamento dell’area. All’ingresso del parco si trova un’imponente edicola voluta nel 1668 dal viceré Pietro d’Aragona, che ricorda, nelle iscrizioni, la presenza della tomba di Virgilio. Alla fine della salita si trova l’ingresso orientale della Crypta Neapolitana, una delle più antiche gallerie del mondo.

Il Parco e la tomba di Virgilio:prezzi orari e informazioni

  • Dove: Salita della grotta, (o via Piedigrotta) 20 Napoli Vicino Stazione FS Mergellina
  • Prezzo:Ingresso: gratuito
  • orari: 10.00 – 14.50 (orario invernale dal 16 ottobre al 15 aprile) – 09.00 – 18.00 (orario estivo dal 16 aprile al 15 ottobre) – chiuso il martedì
  • Maggiori informazioni Tel. 081 669390–5808390

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