Due straordinari murales di Jorit per la pace, a Napoli e a Salerno

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A Napoli e a Salerno due murale di Jorit contro la guerra sulle pareti di due scuole: Dostoevskij a Napoli perché la cultura è valore universale e va oltre la guerra e un occhio rigato di lacrime a Salerno con la scritta “Peace”

 

 

Il bravo Jorit, lo street artist napoletano che ha realizzato a Napoli e nel mondo decine e decine di opere straordinarie, tra cui il Murales più alto al mondo al Centro Direzionale di Napoli, ha completato in questi giorni altre 2 bellissime opere per la pace. Due opere contro la guerra sui muri di due scuole, a Napoli e a Salerno.

A Napoli il Dostoevskij perché la cultura è valore universale e va oltre la guerra

Sui muri dell’Istituto superiore Augusto Righi di Napoli a Fuorigrotta Jorit ha realizzato Does un grande volto dell’autore russo Fëdor M. Dostoevskij. L’artista napoletano ha voluto così protestare contro la decisione di un’Università di Milano che aveva cancellato le previste lezioni sul grande autore russo autore di opere immortali. La decisione è poi stata annullata perché la cultura è valore universale e va oltre la guerra. Jorit, nel suo bellissimo murale ha scelto come testo per lo sfondo, che scrive sui muri prima di dipingere il murale, un brano di Pier Paolo Pasolini tratto da “Uccellacci e uccellini” sulla necessità di instaurare la pace. E Jorit spiega anche che per lui “la cultura è valore universale, della #humantribe, per cui Dostoevskij è patrimonio dell’umanità” »,

A Salerno l’opera «Peace» con una colomba che strappa la A di War

Anche a Salerno una bella opera di Jorit contro la guerra realizzata in una scuola, nel Liceo Sabatini Menna. Un’opera che invoca alla pace e alla convivenza civile tra i popoli che ritrae un bellissimo occhio in lacrime e una colomba che sposta la lettera “A” dalla parola “war” e la porta a completare la parola “peace” a cui mancava. Una opera stupenda che invoca la pace e la convivenza civile tra i popoli, realizzata in una scuola. Un murales del Progetto “Right between the eyes” che la Fondazione Jorit sta realizzando con dei finanziamenti dalla Regione Campania attraverso il programma FESR. Un’altra bella opera che va aggiungersi alle tante splendide opere di Jorit che esistono a Napoli e in tutto il mondo.

Street art a Napoli: le opere di Jorit Agoch da vedere in città

Agoch Jorit, il bravo artista napoletano con origini olandesi, e grande esponente della Street Art partenopea, ha realizzato tantissime e bellissime grandi opere a Napoli e nelle vicinanze. Tutte molto belle e da vedere perché il bravo artista napoletano è diventato il pittore dei grandi volti che ha lasciato sulle facciate dei palazzi napoletani principalmente nella periferie.

San Giovanni a Teduccio a Taverna del Ferro, Jorit ha realizzato un bellissimo e grande ritratto di Ernesto Che Guevara  sulle facciate di 2 palazzi, portando così a tre i suoi murales realizzato sui muri di Taverna del Ferro. Nella stessa area del murales celebre in tutto il mondo di Diego Armando Maradona e l’altro sempre sulle facciate del palazzo del “Bronx” con la bella faccia dello scugnizzo Niccolò, con sotto la scritta: “Essere umani“.

A Quarto uno dei suoi tanti capolavori c’è il ritratto del ex capitano del Napoli Marek Hamsikrealizzato sulla facciata della scuola Viviani. Il ritratto di Hamsik sembra che sia stato finanziato da Costantino Intemerato, il barbiere del Capitano del Napoli che ha creato quella simpatica “cresta” che lo identifica da anni, e poi sempre a Quarto Jorit ha realizzato un altro  straordinario murale su Maradona.

A Napoli le opere di Jorit sono tante a cominciare dal suo famoso San Gennaro in via Duomo fotografato dai turisti di tutto il mondo. Il gigantesco murales di San Gennaro a Forcella affianco allachiesa di San Giorgio Maggiore, a pochi metri dal Duomo di Napoli ha un’altezza di 15 metri ed è molto bello. Forse il San Gennaro di Jorit è uno dei murales più belli che abbiamo a Napoli ed è apprezzato e famoso in tutto il mondo.

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Anche al Vomero Agor Jorit ha lasciato alcune belle opere due in particolare via Guido Mensinger c’è il ritratto Ilaria Cucchi, rappresentata come una guerriera che ha lottato tanto per la morte del fratello Stefano, e poi sempre al Vomero un altro murale dedicato a Kobe Bryant, uno dei migliori giocatori dell’NBA nella zona di via Pietro Castellino.

Nella zona Ospedaliera troviamo un’altra grande e bella opera che si trova all’interno dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli sulle mura del Padiglione storico ed è dedicata proprio all’illustre scienziato.

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A Bagnoli, dopo 30 anni, rinasce un campo di basket con anche un murale di Jorit con colori vivaci e dedicato ad rapper Pablo Hasél, una vecchia pista di pattinaggio bruciata e abbandonata 30 anni fa ed ora trasformata in campo di Basket, e poi a Barra c’è Sogni, uno straordinario murales di Jorit  con i visi dolcissimi di tre bambini che dormono e sognano.

 Ma di Jorit c’è anche la “La bambina di Ponticelli” . Il bel viso di bambina che ha dipinto a Ponticelli è su una parete di un palazzo vicino alla chiesa dei Santi Paolo e Pietro e si chiama “Tutti i bambini delle periferie”. Ricorda l’incendio del campo Rom di Ponticelli di qualche anno fa.

Sempre in zona tra le tante opere realizzate a Napoli da  Jorit c’è anche il grande volto del leader americano Martin Luther King dipinto su un palazzo a Barra.  

Altra zona periferica della città rivitalizzata dai murale di Jorit è Scampia dove c’è il grande ritratto di Pasolini a all’uscita della metro della linea 1, quasi affiancato, su un altro palazzo da quello di Angela Davis, attivista per i diritti civili.

Uscendo da Napoli a San Pietro a Patierno lo street artist napoletano di fama oramai internazionale, ha realizzato l’ultimo suo lavori dedicato a Nino D’Angelo, un omaggio proprio nel  quartiere dove il cantante è nato e cresciuto.

Poi, durante l’emergenza sanitaria nel centro storico di Bacoli, la splendida cittadina nei Campi Flegrei, piena di storia e di bellezze naturali, Jorit ha realizzato non a caso la Sibilla Cumana.

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E da vedere anche quello dedicato a Massimo Troisi e realizzato sulla facciata del palaveliero di San Giorgio a Cremano realizzato il giorno del 64esimo compleanno dell’attore scomparso nel 1994.

E questi sono solo alcuni dei capolavori di Jorit e sono da vedere di persona.

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