La Tomba di Agrippina alla Marina di Bacoli: riaprirà dopo 20 anni

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La così detta Tomba di Agrippina, che si trova sul mare alla Marina di Bacoli, è in realtà ciò che resta di una grande villa marittima di epoca romana. La leggenda parla invece della tomba della madre di Nerone uccisa nel 59 d.C. e che, secondo Tacito, era stata sepolta lungo la strada per Miseno. Riaprirà al pubblico grazie all’intervento di un privato

 

 

Nella marina di Bacoli, proprio di fronte al mare e circondata da edifici ottocenteschi, c’è un bellissimo monumento romano, da tutti conosciuto come “la Tomba di Agrippina”, madre dell’imperatore Nerone. In realta il monumento è una parte di un’imponente villa marittima di epoca romana parzialmente distrutta. Uno straordinario reperto d’epoca romana che si trova proprio di fronte al mare ma che purtroppo e chiuso al pubblico da oltre 20 anni per mancanza di fondi per gli interventi necessari.

In pochi mesi la villa riaprirà grazie a un privato

In questi giorni stanno iniziando i lavori di riqualificazione e valorizzazione dei resti dell’antica villa che comprendono anche una suggestiva illuminazione notturna dell’importante monumento di epoca romana. L’intervento è stato finanziato da Antonio Del Prete, imprenditore di Frattamaggiore del gruppo Mecdab ed avverrà sotto la direzione operativa e scientifica del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e in sinergia con il Comune di Bacoli.

In pochi mesi il sito sarà messo in sicurezza e sarà possibile visitarlo: sarà curato anche il ripristino dell’area esterna con una nuova recinzione e la realizzazione dell’impianto di illuminazione e videosorveglianza.

La “Tomba di Agrippina” alla Marina di Bacoli

La così detta Tomba di Agrippina si trova alla Marina di Bacoli, proprio sul mare da cui è divisa da una strada, via Ortensio. Gli antichi resti sono in realtà di una grande villa marittima di epoca romana  che sorgeva in prossimità del mare e che è giunta a noi parzialmente distrutta,

La tradizione storica ha sempre identificato quei resti come la tomba di Agrippina, madre di Nerone uccisa nel 59 d.C. che, secondo Tacito, era stata sepolta lungo la strada per Miseno.

La parte arrivata fino a noi è molto bella ed è una struttura con tre emicicli su più livelli, un probabile teatro del I sec. d.C. trasformato poi in ninfeo ad esedra tra la fine del I e gli inizi del II sec. d.C..

I tre emicicli sono collegati da rampe interne di scale e il corridoio, che si trova nella quota più bassa e semianulare, presenta anche delle decorazioni a parete e si immetteva in un ambulacro, oggi murato, che doveva collegarsi con altre parti della villa.

Uno degli straordinari siti della zona di Baia- Bacoli ritrovato da Maiuri

Il sito della Marina Grande di Bacoli fu ritrovato nel 1941 dall’archeologo Amedeo Maiuri che fece scavare i ruderi in parte coperti dal terreno e dall’insabbiamento della zona provocato dal bradisismo.

Un altro bellissimo monumento che sarà così visitabile in una zona, quella di Baia-Bacoli ricca di tante altre testimonianze dell’epoca romana come il tempio di Venere e di Mercurio, la grotta della Dragonara, e la Piscina Mirabilis, il Teatro romano, le Cento Camerelle, il Sacello degli Augustali, la splendida e unica Baia sommersa e lo stesso Castello Aragonese di Baia che ospita il museo archeologico dei Campi flegrei.

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