Visite al Teatro di San Carlo a Napoli | 25 aprile e 1° Maggio

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Il bellissimo Teatro di San Carlo a Napoli può essere visitato tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, grazie ad un servizio di visite guidate curato dal personale del Massimo napoletano. E’ possibile effettuare le visite sei volte al giorno, tre volte al mattino e tre al pomeriggio, e nelle visite si prevede un percorso guidato che ci condurrà alla scoperta della Sala storica, degli ordini di palco, del Foyer Storico e del Foyer ridotto. Le visite vengono effettuate sia in Italiano che in Inglese ma per altre lingue straniere è possibile fare specifica richiesta all’atto della prenotazione e con costi aggiuntivi. Ogni visita al solo teatro San Carlo dura 45 minuti circa. Chi vorrà potrà integrare la visita con il MeMUS, il Museo Multimediale del Teatro San Carlo, acquistando un biglietto aggiuntivo in Biglietteria.

Orari delle visite al Teatro di San Carlo da Lunedì a Domenica

  • Mattina: 10.30; 11.30; 12.30
  • Pomeriggio: 14.30; 15.30; 16.30

Orari visite Museo Memus

  • Lunedì, Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato dalle 9.00 alle 19.00
  • Domenica dalle 9.00 alle 15.00

I prezzi delle visite guidate

  • (solo Teatro San Carlo) – Intero 9 euro – Ridotto* 7 euro
  • (solo Memus) – Intero € 6 – Ridotto* € 5
  • per entrambi i siti il biglietto per MeMUS costa 4 euro

Il ridotto è per *under30 o over 60. NOTA: Ricordiamo al pubblico che la visita al Teatro San Carlo viene gestita in maniera complementare alle attività del Teatro (prove, attività in Sala…). Potrebbero, perciò, verificarsi variazioni di percorso.Per informazioni e prenotazioni il servizio per le visite guidate è attivo dalle ore 10 alle ore 14:tel: 081 7972 412

Il Teatro di San Carlo di Napoli

Il San Carlo sorge proprio accanto a Piazza del Plebiscito ed è stato è stato costruito nel 1737, per volontà del Re Carlo III di Borbone che voleva dare alla città un teatro all’altezza del suo potere regio. Il lirico napoletano è tra i più antichi d’Italia in quanto fu costruito 41 anni prima delle Scala di Milano e 55 anni prima della Fenice di Venezia. Il progetto fu affidato all’architetto Giovanni Antonio Medrano, un militare spagnolo di stanza a Napoli, e ad Angelo Carasale, già direttore del San Bartolomeo e la “real fabrica” fu completata in soli otto mesi con una spesa di 75 mila ducati.

Nella configurazione originale del Medrano c’era una sala lunga 28,6 metri e larga 22,5 metri, con 184 palchi, compresi quelli di proscenio, disposti in sei ordini, più un palco reale capace di ospitare dieci persone, per un totale di 1379 posti. L’inaugurazione avvenne il 4 novembre 1737 onomastico del sovrano, con l’opera “l’Achille in Sciro” di Pietro Metastasio, con musica di Domenico Sarro e “due balli per intermezzo” creati da Gaetano Grossatesta. Ci fa piacere per chiudere citare Stendhal, che nel 1817 disse “… Non c’è nulla in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la pallida idea. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita…

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