Riprenderanno gli scavi nel sito di Carminiello ai Mannesi nel centro storico di Napoli

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Nell’area archeologica di Carminiello ai Mannesi, a via Duomo, c’è un grande complesso edilizio romano di età imperiale con annesso impianto termale. Gli scavi sono una tra le poche zone archeologiche visibili a cielo aperto del centro storico della città.

 

 

E’ molto probabile una ripresa dei lavori di scavo nel Complesso archeologico di Carminiello ai Mannesi, a via Duomo, nel centro antico di Napoli.

Nei giorni scorsi, probabilmente a seguito delle iniziative di associazioni e commercianti della zona, sono iniziati dei rilevi tecnici nell’antico complesso archeologico risalente ad oltre 2000 anni fa, al I secolo d.C. ed oggi chiuso da tempo.

complesso Carminiello ai Mannesi napoli

Si spera che il sopralluogo possa essere propedeutico ai lavori che si svolgono nel centro antico di Napoli nell’ambito del grande progetto Unesco per la valorizzazione del centro storico di Napoli.  

L’area archeologica di Carminiello ai Mannesi in via Duomo a Napoli

L’area archeologica di “Carminiello ai Mannesi” si trova in una traversa di via Duomo, poco prima della Cattedrale e vicina alla zona di Forcella dove c’è il grande San Gennaro di Jorit e alle grandi basiliche cittadine romane come la basilica di San Giorgio Maggiore sulla centrale via Duomo all’angolo di Piazza Crocelle ai Mannesi.

Nella area archeologica ci sono importanti resti di epoca romana appartenenti ad un grande complesso edilizio di età imperiale con annesso impianto termale e santuario dedicato al culto di Mitra.

Le strutture, a carattere monumentale, sono articolate su più livelli e sono state ritrovate a seguito dei bombardamenti dell’ultimo conflitto bellico e hanno una particolarità: sono fra le poche visibili a cielo aperto del centro storico della città.

Il complesso fa parte di un isolato dell’antica Neapolis con annessi ambienti termali, collocabile cronologicamente fra la fine del I sec. a.C. ed il II sec. d.C.

L’intera area è stata riqualificata lo scorso anno  grazie ad interventi di risistemazione e di ripulitura dalla vegetazione infestante effettuati dalla Soprintendenza Archeologia che ha riguardato vari resti antichi di origine greco Romana nel centro della città che versavano in stato di abbandono.

© Napoli da Vivere – riproduzione riservata

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