Restauro del Palazzo Reale di Napoli: Cambiamento di Colore

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In un’interessante intervista di Repubblica al soprintendente alle Belle arti di Napoli ci svela alcune interessanti novità su Palazzo Reale e l’intera Piazza Plebiscito.

Si conosce la data di conclusione dei lavori a Palazzo Reale, che sarà settembre 2016, e cambierà il colore della facciata, ma saranno anche valorizzati spazi interni al momento “sottoutilizzati”.

I prospetti del Palazzo saranno meno rossi, ed è stato ritrovato e portato alla luce nel cortile d’onore il piano originale con la pietra piperno ricoperto nel dopoguerra a metà degli anni ’50.

Ci saranno a disposizione spazi fino ad ora abbandonati e avrà un utilizzo diverso l’immensa area delle ex stalle.

La facciata principale e l’area delle ex stalle saranno completate entro settembre ma ci saranno novità anche per Piazza del Plebiscito dove sarà dato il via libera ad alcune attività sotto i locali dell’emiciclo.

L’Appartamento storico di Palazzo Reale

Nel Palazzo Reale di Napoli, dal cortile d’onore, salendo lo Scalone monumentale si accede dell’Appartamento Storico sito al Piano nobile. Già lo scalone da l’idea dell’imponenza e importanza del Palazzo che ha ospitato i Vicerè austriaci e spagnoli dal 1600 al 1734,  i sovrani dei Borbone dal 1734 al 1860 e da ultimi i principi ereditari di casa Savoia. All’interno dell’Appartamento Storico sono visitabili quasi tutte le sale più antiche dove si volgevano le funzioni istituzionali e di rappresentanza. L’attuale allestimento corrisponde, in particolare per la disposizione degli arredi, alla organizzazione di casa Savoia perché nel 1874 furono trasferite a Capodimonte le porcellane settecentesche e l’Armeria Reale. Da considerare poi che il Palazzo ha subito durante l’ultima guerra gravi danni e numerosi saccheggi ma comunque è stato recuperato a seguito di grandi restauri: in particolare per la parte seicentesca riguardante la decorazione dei soffitti con affreschi di soggetto storico volti ad esaltare la gloria degli Spagnoli.

Entrati nell’ampio corridoio dell’appartamento a destra dello scalone, la prima sala che si incontra è il Teatrino di Corte che una volta si chiamava Sala Regia e veniva utilizzata per ospitare ricevimenti e spettacoli. L’attuale disposizione si deve a Ferdinando Fuga nel 1768. Dal Teatrino di Corte si accede alla Sala del Trono attraverso tre sale di cui la prima è la splendida Sala del corpo Diplomatico. Arrivati nella sala del Trono si rimane assolutamente colpiti dal bellissimo soffitto, in stile neoclassico, realizzato nel 1818 che raffigura l’estensione del Regno delle Due Sicilie. Accanto alla sala del trono si apre il cosiddetto “Passetto Generale”, da cui si arriva alla Sala degli Ambasciatori sempre affrescata con i Fasti della Casa di Spagna. Una volta l’appartamento continuava con la cosidetta “ala delle feste”, che però, per una scelta del sovrano, nel 1927 fu trasformata nella Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III, da cui si entra oggi dai giardini. Verso l’uscita si trova la bella la Cappella Reale, consacrata nel 1668, il cui aspetto attuale risente dei rifacimenti dell’Ottocento ed ai grandi restauri per riparare i danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale.

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