Al Teatro Mercadante di Napoli “L’albergo dei poveri” con Massimo Popolizio

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ph Claudia Pajewski

“L’albergo dei poveri” tratto dall’opera di Maksim Gor’kij è un grande dramma corale, che si potrebbe definire shakespeariano tre pathos, denuncia sociale, amara comicità, riflessione filosofica e morale sul destino umano

 

 

 

Da mercoledì 3 a domenica 14 aprile 2024 al Teatro Mercadante di Napoli andrà in scena l’applaudito spettacolo di Massimo Popolizio “L’albergo dei poveri” tratto dall’opera di Maksim Gor’kij con drammaturgia di Emanuele Trevi.

Sul palco Massimo Popolizio, insieme a una numerosa compagnia di 15 attori in uno spettacolo  che dura 1 ora e 40 minuti con atto unico, per la sua ricerca artistica e civile con il dramma corale di Maksim Gor’kij. Uno spettacolo bello e accorato con il testo che, nell’adattamento di Emanuele Trevi, conserva tutta la sua carica di forza visionaria e disperata lucidità.

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L’albergo dei poveri è diretto e interpretato da Massimo Popolizio

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Con Popolizio, nel ruolo di Luka, il pellegrino, in scena la numerosa compagnia di interpreti composta da Giovanni Battaglia, Gabriele Brunelli, Luca Carbone, Martin Chishimba, Giampiero Cicciò, Carolina Ellero, Raffaele Esposito, Diamara Ferrero, Francesco Giordano, Marco Mavaracchio, Michele Nani, Aldo Ottobrino, Silvia Pietta, Sandra Toffolatti, Zoe Zolferino.

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Conosciuto anche col titolo “I bassifondi”, o “Sul fondo”, o ancora “Il dormitorio”, questo grande dramma di Maksim Gor’kij, rappresentato per la prima volta a Mosca nel 1902, fu ribattezzato “L’albergo dei poveri” da Giorgio Strehler nel 1947, in occasione della memorabile regia che inaugurò il Piccolo Teatro di Milano nel maggio del 1947. È quest’ultimo titolo che Massimo Popolizio ha deciso di riproporre al pubblico, in virtù del suo valore emblematico e poetico, oltre che storico. “L’albergo dei poveri” è un grande dramma corale, che si potrebbe definire shakespeariano nel suo sapiente dosaggio di pathos, denuncia sociale, amara comicità, riflessione filosofica e morale sul destino umano. Una sfida che, dopo Stanislavskij che fu il primo regista del dramma di Gor’kij, è stata raccolta da grandi maestri della regia teatrale, come Strehler, e anche cinematografica, tra gli altri, Resnais e Kurosawa. Maggiori informazioni 

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