Sagra delle Osterie d’Ognissanti 2018 a Licola

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Centinaia di figuranti e tanto buon cibo preparato nell’istituto, un vero esempio di “buona scuola” 

 

 

Da giovedì 1 a domenica 4 novembre 2018 ci sarà una nuova grande avventura organizzata dell’Istituto Statale S. “Falcone” di Licola: la prima edizione della “Sagra delle Osterie d’Ognissanti”. Un‘altro grande evento organizzato da questa scuola dotata anche di Azienda Agraria.

Stavolta al Falcone hanno organizzato un particolare villaggio di capanne, dove i circa 300 figuranti in costume, ci proporranno cibi della buona tradizione campana preparati con metodi tradizionali e rievocazioni storiche in costume.

Tra pasta fresca preparata tradizionalmente, buoni formaggi e altre tipicità campane, i ragazzi del Falcone e i loro bravi docenti rievocheranno danze popolari, scorci di vita quotidiana e musica popolare legate alle ricorrenze religiose.

Le sette taverne dedicate ai Santi Patroni  

Ben Sette taverne dedicate ai Santi Patroni ospiteranno i vari mestieri del cibo con comparse in vestiti d’epoca e scenografie che ricreano un’ambientazione ispirata al Settecento partenopeo.

Antichi mestieri e cibo genuino che si potrà vedere nelle serre dell’istituto, o scoprire tra i prodotti biologici preparati in loco o provare tra le eccellenze gastronomiche del territorio negli oltre 35 piatti della tradizione popolare partenopea disponibili.

L’evento si terrà presso l’Istituto di Stato per l’Ambiente e l’Agricoltura “Giovanni Falcone” a Licola di Pozzuoli, in provincia di Napoli nell’ampio parco tra le taverne illuminate dalle luci di fiaccole e bracieri. Nei gironi della festa, da giovedì 1 a domenica 4 novembre 2018, le taverne saranno aperte dalle ore 10.00 alle 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 22.00.

Buon cibo e buona musica

Oltre al buon cibo che troverete nelle sette taverne non mancheranno gruppi di danzatori e musicanti con chitarre, tammorre, castagnelle e putipù, animeranno l’antica via Domiziana con villanelle, tarantelle e tammorriate.

Ad ora di pranzo e cena, immancabile la mitica “posteggia” girerà tra le varie taverne e poi la “Società di Danza Napoli”, in magnifici abiti d’epoca fedelmente riprodotti, presenterà i balli dell’ottocento tra polke, quadriglie, valzer, contraddanze, e mazurke.

Le sette Taverne e i Menù

  • Osteria di San Pietro (patrono dei pescivendoli) – Calamarata – Casarecce alla puttanesca con baccalà – Zuppa di stocco e patate – Frittura di alici e calamari – Melenzane a funghetti
  • Osteria di Sant’Antonio Abate (patrono degli allevatori di maiali) – Scialatielli con zucca, salsiccia e provola affumicata – Gnocchetti lardiati – Pasta fagioli e cotiche – Carni di maiale alla brace – Friarielli in padella
  • Osteria di Sant’Antonio di Padova (patrono dei morti di fame) – Lagane e ceci – Tagliatelle alla genovese – Fegatini di maiale fritti – Trippa e patate e trippa all’insalata – Verdure e patate alla brace
  • Osteria di San Bartolomeo (patrono dei macellai) – Maccaruni al ragù – Cavatelli col cacioricotta – Spezzatino con patate e piselli – Braciole al sugo e braciole di cotica – Pomodori verdi fritti
  • Osteria di Sant’Isidoro (patrono dei vegetariani) – Zuppa di legumi e cereali – Orecchiette con le cime di rapa – Scarole e fagioli – Fave e cicoria – Friarielli e lenticchie
  • Osteria di San Lorenzo martire (patrono dei rosticcieri) – Sartù di riso – Frittata di maccheroni – Scagliozzi di polenta fritti – Polpette fritte – Alette di pollo fritte
  • Osteria di Santa Genoveffa (patrona dei pastori) – Trofie alla pecorara – Mezzanelli cacio e pepe – Caciotta primosale con pancetta e sottolio – Involtini di treccia alla brace – Piselli alla pasqualina

Sagra delle Osterie: prezzi, orari e date

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