Il Crocifisso Svelato, la cerimonia del 600, al Carmine Maggiore

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Una eccezionale ricostruzione storica di una Festa del Seicento a Napoli si svolgerà il 30 dicembre 2015 alle ore 20.30 presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore.

Dopo trecento anni sarà infatti eseguita la ricostruzione storica del cerimoniale di svelamento del Crocefisso presso la Basilica del Carmine Maggiore.

La festa si deve all’Associazione Culturale “I Figlioli di Santa Maria di Loreto” che l’hanno ricostruita in seguito alla riscoperta di documenti relativi alle antiche cerimonie che si svolgevano al Carmine Maggiore di Napoli.

La cerimonia proposta è quella storica del 1685, quando Gaetano Veneziano (1656 – 1716), Maestro di Cappella del Carmine Maggiore, scrisse le note del “Mottetto in Pastorale in lode del Santissimo Crocifisso del Carmine”, a nove voci, violini, tromba, due flauti e due cornetti. La partitura del Mottetto è custodita presso la Biblioteca dei Girolomini di Napoli e sarà eseguita con strumenti antichi e con la partecipazione di musicisti e cantanti provenienti da tutta Italia e dall’estero.

La grande novità dell’avvenimento risiede anche nel fatto che le esecuzioni musicali saranno eseguite negli stessi luoghi che videro la loro produzione proprio come il caso del Mottetto Pastorale di Gaetano Veneziano.

La ricostruzione della festa seicentesca

L’evento del 30 dicembre 2015 alle ore 20.30 presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore di Napoli, è un evento unico ed eccezionale. Oltre alla esecuzione musicale del Mottetto per la prima volta dopo trecento anni con strumenti originali, si terrà infatti, grazie alla partecipazione dell’Associazione Culturale NarteA, la ricostruzione del Cerimoniale Liturgico in costumi d’epoca.

L’evento è patrocinato dal Comune di Napoli, dal Teatro di San Carlo e dall’Istituto Banco di Napoli – Fondazione, e realizzato dai “I Figlioli di Santa Maria di Loreto” con la collaborazione della Fondazione Pietà de’ Turchini, con tante associazioni del territorio. Per il concerto è previsto l’ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Cronoprogramma

  • Rintocco di Campana;
  • Escono in processione dalla Sacrestia fino alla Porta Maggiore: i ministri, i frati, il Priore delCarmine con stola rossa;
  • Intanto sul balcone del Crocifisso vi è un frate con cotta e stola, è il Custode del Crocifisso
  • I cantori intonano l’Inno Vexilla Regis appena si apre la porta della chiesa;
  • Alla porta della Chiesa, il Priore spalanca la porta ed entra il Vicerè con gli eletti del Popolo;
  • Processione all’interno della Chiesa fino alla Sacrestia;
  • I Nobili restano nella navata;
  • Il Viceré e il Priore salgono al Tabernacolo del Crocifisso;
  • Il frate con la cotta consegna il laccio al Viceré;
  • Terminato il canto del Vexilla Regis, il viceré cala il Velo, i nobili si inginocchiano e si esegue laSinfonia avanti il Mottetto;
  • Terminata la sinfonia, il frate recita l’orazione, gli attori escono;
  • Inizia il Mottetto in Pastorale, per tutti, soli e orchestra.

Maggiori informazioni Associazione Culturale I Figlioli di Santa Maria di Loreto: ma.rea79@virgilio.it 333.3077650 fb: i figlioli di santa maria di loreto

Il Crocifisso Miracoloso del Carmine Maggiore

Nella Basilica Santuario del Carmine Maggiore di Napoli è custodito un Crocifisso Miracoloso del XIII secolo, a cui sembra che si debba un miracolo avvenuto durante la guerra tra Angioini e Aragonesi per il possesso della città di Napoli. Si racconta infatti che nel 1439 il Crocifisso chinò il capo per sottrarsi a un colpo di bombarda sparato dagli Aragonesi e da allora, con una celebrazione solenne viene esposto alla venerazione dei fedeli solo dal 26 dicembre al 2 gennaio. Durante i secoli, il 26 dicembre, tutte le più alte autorità della città e del Regno di Napoli, andavano al Carmine per rendere omaggio a questo Crocifisso miracoloso e il popolo, al suono delle Campane di tutte le chiese e dei colpi di cannone delle fortezze della città, si radunava presso la Basilica del Carmine Maggiore per ricordare il Miracolo.

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