Fnac rischia la chiusura: a dicembre giù le saracinesche

È un lungo braccio di ferro che si sta giocando dall’inizio dell’anno, da una parte Fnac Italia (controllata dal gruppo Ppr, che controlla anche Gucci e altri marchi luxury) e dall’altra i lavoratori delle varie sedi italiane di Fnac. Il bandolo della matassa è la chiusura della filiare italiana del megastore di libri & co a causa della crisi mondiale che obbliga Ppr a riequilibrare gli investimenti nel mondo.

Nonostante gli store siano in attivo, quello di Napoli poi occupa un ruolo strategico per la posizione e il mercato che riesce a generare, la decisione resta invariata: apertura garantita fino alla fine di dicembre, poi chissà. Da febbraio si sono succeduti diversi incontri con le sigle sindacali e i responsabili dell’azienda ma la questine è sempre la stessa, si chiuderà. Intanto i lavoratori, tutti di età compresa tra i 30-35 anni, sono sempre più allo stremo delle forze e in questi giorni stanno attuando delle mobilitazioni per farsi sentire.

Nei giorni scorsi sono state le altre sedi italiane, il prossimo sabato durante la serata della notte bianca al Vomero tocca ai lavoratori napoletani. Lo slogan della protesta è “Salviamo Fnac, il lavoro per noi non è un lusso” per richiamare un modo ironico gli altri interessi prestigiosi del gruppo Ppr, si spera che la protesta venga ascoltata e che la crisi aziendale rientri per conservare quella che è una realtà affermata nel mercato dei libri, musica e giochi.

Qui potete restare aggiornati sulle iniziative dei lavoratori: https://www.facebook.com/salviamofnac

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