Edenlandia e lo zoo di Napoli a rischio chiusura

È una triste notizia che si sta diffondendo in questi giorni. Il parco giochi cittadino più antico d’Europa e lo zoo limitrofo stanno passando giorni non felici, la società che gestisce queste due strutture ha dichiarato istanza di fallimento. L’Edenlandia e lo Zoo sono quindi a rischio chiusura. Sono ben 13 i milioni di debito della Park and leisure e il titolare della società Cesare Falchero (che quasi 50 anni fa fu tra i fondatori del parco) si è visto costretto a lasciare la mano.

Ora parte l’emergenza per i 100 dipendenti della struttura, compreso l’indotto, e i quasi 300 animali presenti nello zoo. Per evitare la crisi del 2003, dove centinaia di animali morirono, il giudice ha deciso che le strutture resteranno aperte in modo da creare liquidità e cercare di richiamare possibili acquirenti. L’invito quindi è di accorrere in tanti per far cassa e cercare per il momento di salvaguardare il lavoro dei dipendenti. Ed infatti sono i consiglieri dei verdi in consiglio comunale e regionale che invitano la cittadinanza di Napoli ad andare al parco in modo da iniziare a dare un aiuto concreto e lanciare un segnale forte per il risanamento.

Il fallimento comunque porta dietro di se strascichi di critiche e proteste e in prima linea c’è proprio l’imprenditore Falchero che accusa la società Mostra spa (in parte controllata dal comune e regione e proprietaria dei suoli dove sorge il parco) di aver ostacolato in questi anni il progetto di rilancio della struttura (che tra l’altro aveva vinto anche un bando europeo).

Dall’altra parte il comune già si sta attivando per risolvere la situazione e comunica l’assessore Esposito che presto sarà presentato un bando europeo per chiunque fosse interessato a rilevare la zona di 138 mila metri quadrati e far nascere una nuova Edenlandia. Secondo la giunta questa potrà diventare un nuovo polo attrattivo per la città e molto più accessibile rispetto alle rivali nord italiane. Destino diverso riguarda invece lo zoo che probabilmente vedrà i suoi animali ospitati dallo zoo di Roma e non figurerà nei piani futuri della zona.

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