Il Museo del Tesoro di San Gennaro riapre con un’app gratis per la visita e offerte per la festa della mamma

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Riaprono i luoghi della bellezza e della storia di Napoli e riparte anche lo splendido Museo del Tesoro di San Gennaro, affianco al Duomo di Napoli, che custodisce uno dei più grandi tesori esistenti sulla terra. Scaricabile un app gratuita per la visita

 

 

Ha riaperto il primo maggio, nei giorni precedenti alla Cerimonia del Miracolo di San Gennaro, lo straordinario Museo del Tesoro di San Gennaro a Napoli che consente al visitatore un viaggio indimenticabile nella grande storia della città per ammirare i favolosi gioielli di Re e Imperatori donati al Santo protettore della città.

Dopo mesi di chiusura il Museo del Tesoro riapre nel rispetto delle normative di sicurezza vigenti e sarà visitabile ogni Sabato e Domenica dalle 9.00 alle 17.30 nelle prossime settimane, con la prenotazione obbligatoria sulla biglietteria online, sulla pagina facebook del museo o  chiamando il ticketing office al 334.1580250.

Le offerte del Museo del Tesoro 

Il tesoro di San Gennaro

Nel prossimo weekend del 7 e 8 maggio le mamme accompagnate dai propri figli pagheranno metà biglietto. Al bookshop del Museo del Tesoro sarà possibile scaricare gratuitamente l’app che consente un percorso guidato di realtà aumentata. Una straordinaria guida ai capolavori esposti nelle sale di Via Duomo 149.

Il Museo del Tesoro di San Gennaro: uno dei tesori più preziosi al mondo

Il “Tesoro di San Gennaro” è uno dei tesori più preziosi al mondo al pari di quello della Corona d’Inghilterra o del Tesoro dello Zar di Russia. Il Tesoro di San Gennaro è formato da ben 21.610 capolavori che rappresentano il tesoro del Santo, che si è costituito in circa 700 anni grazie a donazioni di re, papi, imperatori e privati cittadini.

I primi pezzi di quello che ora è il grande Tesoro di San Gennaro, furono donati alla chiesa dal re Carlo II d’Angiò, che dispose la realizzazione del busto d’oro e argento che custodisce le ossa del cranio, e da Roberto d’Angiò che fece realizzare la teca d’argento, per conservare le ampolline col sangue.

Nei secoli il Tesoro si è arricchìto di pezzi di varia natura quali calici, cestelli, candelabri, piatti, ostensori, ma anche di dipinti, di enorme valore, di Massimo Stanzione, del Dominichino o di Luca Giordano.

Tra i tanti gioielli uno dal valore inestimabile è la mitra di San Gennaro del 1713, realizzata dall’orafo Matteo Treglia, che è in argento dorato e contiene ben  3326 diamanti, 164 rubini, 198 smeraldi e 2 granati donata dalla Deputazione, dal popolo napoletano e da Carlo III di Borbone.

È uno dei tanti straordinari gioielli, vere meraviglie del Tesoro che, insieme agli argenti, fanno del Tesoro di San Gennaro uno dei più ricchi al mondo.

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