Metro Linea 1 Stazione Dante: restaurate due opere di Carlo Alfano nella metro dell’arte di Napoli

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Restaurate le due opere del grande artista Carlo Alfano rovinate dal tempo e dai vandali nella stazione Dante della Metro Linea 1, la metro dell’arte di Napoli. Le opere sono state restaurate e reinstallate nell’atrio della Stazione e  dotate di moderni dispositivi di sicurezza. Un’occasione per fare una panoramica anche sulle altre opere d’arte nella stazione

Rimesse al loro posto nell’atrio della Stazione Dante le due splendide opere di Carlo Alfano dal titolo Luce-Grigio e Frammenti di un autoritratto anonimo, che erano esposte dal 2002 nella stazione che ospita anche opere di altri grandi artisti contemporanei quali Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Joseph Kosuth e Nicola De Maria.

Le tele del grande artista napoletano Carlo Alfano erano state danneggiate dal tempo e da alcuni atti vandalici e sono state restaurate grazie all’intervento di un imprenditore.

Effettuati anche interventi di manutenzione sui neon dell’opera dell’artista Joseph Kosuth dal titolo Queste cose visibili, che dal 2001 illuminano l’atrio della stazione con una frase di Dante Alighieri tratta dal Convivio.

La Stazione Dante: una stazione piena di capolavori

La stazione Dante fu progettata dall’architetto Gae Aulenti assieme alla risistemazione urbanistica della piazza soprastante. Il tutto rispettando l’impianto settecentesco ella piazza e con gli accessi alla stazione, in cristallo trasparente e acciaio, concepiti in modo da assicurare la visibilità dell’emiciclo progettato dal Vanvitelli da ogni lato della piazza.

L’interno della stazione ospita le opere di alcuni protagonisti dell’arte contemporanea internazionale e nell’atrio ci sono le due tele di Carlo Alfano ora ristrutturate: Luce-Grigio, del 1982, e Frammenti di un autoritratto anonimo del 1985.

Poi, sopra le scale che portano al piano inferiore c’è una grande opera di Joseph Kosuth, dal titolo Queste cose visibili, che ha “scritto” con tubolari di neon bianco un passo del Convivio di Dante Alighieri.

Sulla parete del piano inferiore si trova l’opera Senza titolo di Jannis Kounellis che ha fissato sull’acciaio putrelle, simili a binari, che tengono ferme scarpe maschili e femminili, locomotive di trenini giocattolo, un soprabito e un cappello.

Sempre scendendo verso le banchine si trovano due versioni di Intermediterraneo di Michelangelo Pistoletto, un’opera specchiante in cui è tracciato il profilo del bacino mediterraneo.

Le ultime opere della stazione Dante sono di Nicola De Maria e si chiamano nell’Universo senza bombe, regno dei fiori. 7 angeli rossi, e fanno parte di un lungo mosaico che dal pavimento sale fino al soffitto, tra tantissime di piccole forme geometriche e sette coloratissimi ovoidi, grossi e sporgenti.

Per tutelare al meglio le tante opere installate tra le stazioni della Linea 1, le Stazioni dell’Arte coordinate negli anni ’90 da Achille Bonito Oliva è al vaglio del Comune il progetto del Museo della Metropolitana.

Le cose da conoscere sulla metro dell’arte di Napoli

La metro 1 di Napoli è celebrata in tutto il mondo per la sua bellezza, Entro marzo aprirà la nuova stazione Duomo che sarà bellissima e per quella data dovrebbero entrare anche in esercizio i primi due nuovi treni che sono già arrivati e sono in collaudo notturno. Ma ci sono tante cose da conoscere su questa straordinaria metro che ci sta facendo conoscere anche la grande storia di Napoli.

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