Musei gratis domenica 3 Maggio 2015| #DomenicalMuseo

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Domenica 3 maggio 2015, si entrerà gratis nei musei statali e nei comunali che aderiscono all’iniziativa. E’ sempre conseguenza del decreto del ministro della cultura Dario Franceschini che ha concesso l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese nei musei statali. La novità sta riscuotendo un grande successo, ed ogni domenica gratuita aumenta sempre il numero dei visitatori dei luoghi d’arte statali.

Come abbiamo già fatto nei mesi scorsi in questa occasione vi parleremo brevemente, a fine articolo, di uno dei musei visitabili: dunque un museo al mese a Napoli con la presentazione breve di Castel Sant’Elmo , un posto splendido che domina tutta Napoli. Passeggiando per i sui bastioni si ha una panoramica bellissima del golfo e delle colline di Napoli. Una fortezza militare che solo negli anni ’80 del novecento è stato restituito appieno alla città.domenica al museo  #domenicalmuseo musei gratis 2014 napoli

Vi ricordiamo che altre presentazioni brevi, dei luoghi dell’arte napoletani visitabili gratuitamente, le trovate nei seguenti articoli precedenti :

Musei statali Gratis a Napoli domenica 3 Maggio 2015 

  • Appartamento Storico – piazza Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 – 081400547
  • Castel Sant’Elmo – via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0812294401 848800288
  • Certosa di San Martino – largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541
  • Complesso termale di via Terracina – Via Terracina –  (su richiesta telefonica al n. 0815529002 / 3488009273)
  • Crypta Neapolitana – Salita della grotta, 20 – Telefono: (chiedere informazioni su apertura 081/669390 e 081/2301030)
  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Piazza Museo Nazionale, 19 – Telefono: +39.081.4422149 (Punto informazioni del Museo); +39.081.4422111 (centralino)
  • Museo del Novecento – via Tito Angelini, 22 – Telefono: 0039.081.2294401 (breve descrizione a fine articolo)
  • Museo della Ceramica Duca di Martina – via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 – Telefono: 0039.081.5788418
  • Museo di Capodimonte – via Miano 2 – Telefono: 0817499111 – 081749915 – 848800288
  • Museo di San Martino – largo San Martino, 5 – Telefono: 0039.081.2294541
  • Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes – Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.76123560039.081.669675
  • Palazzo Reale di Napoli – Piazza del Plebiscito, 1 – Telefono: 0815808111 081 400547 biglietteria numero verde 848800288
  • Parco di Capodimonte – Via Miano, 4 – Telefono: 0817410080 0815808278
  • Parco e Tomba di Virgilio – Salita della grotta, 20 – Telefono: 081669390
  • Villa Floridiana – via Cimarosa, 77 / via Aniello Falcone, 171 – Telefono: 0039.081.5788418
  • Villa Pignatelli – Riviera di Chiaia, 200 – Telefono: 0039.081.7612356 0039.081.669675

Bonus: un museo al mese – Castel Sant’Elmo

E’ un posto splendido che domina tutta Napoli. Passeggiando per i sui bastioni si ha una visione panoramica bellissima del golfo e delle colline di Napoli. Sembra che Castel Sant’Elmo sia sorto attorno al 1275 ma è 50 anni dopo, nel  1329, che Roberto d’Angiò affida l’incarico del suo ampliamento a Tino di Camaino che trasforma l’edificio in un vero castello a pianta quadrilatera con due torri.  Nel 1456 però un terremoto ne provoca il crollo delle torri e di alcuni muri. Ma fu nel viceregno spagnolo che andò dal 1504 al 1707, che il castello fu chiamato Sant’Elmo e trasformato in fortezza difensiva per volere di Don Pedro de Toledo (viceré dal 1532 al 1553).

L’edificio nell’attuale configurazione, a pianta stellare, risale alla meta del 1500 ma agli inizi del 1600 il castello fu interessato a nuovi lavori di restauro, opera di Domenico Fontana, che gli dona l’aspetto che conosciamo con la chiesa all’interno della piazza d’armi e il ponte levatoio.

Dopo il 1860 andati via i Borbone è iniziato un periodo buio per Castel Sant’Elmo: prima carcere militare fino al 1952 e poi demanio militare fino al 1976. Solo alla fine degli anni ’70 ha avuto inizio un imponente intervento di restauro  che ha consentito  il recupero dell’originaria struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i camminamenti di ronda e gli ambienti sotterranei.

Si può pertanto affermare che solo dagli inizi degli anni ‘80 Castel Sant’Elmo sia entrato a far parte a pieno titolo della vita di Napoli, poiché per secoli era stato prima cittadella delle truppe, poi carcere militare, dunque complesso estraneo alla vita della città. Oggi oltre ad essere visitabile nelle sue stupende strutture interne ed esterne (splendida la piazza d’armi con il panorama più bello della città) ospita il museo del Novecento, un nuovo museo allestito nel Carcere Alto dedicato agli artisti che vanno dal 1910 al 1980, napoletani e non, famosi e non, legati dal fatto di aver lasciato una loro traccia nella città partenopea.

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Foto: loloieg

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