La Festa dei Gigli di Nola è ora patrimonio dell’Umanità

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Solo pochi giorni fa è arrivata la notizia tanto attesa a Nola ma anche in tutta Italia: la Festa dei Gigli è entrata ufficialmente nel patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. La secolare festa, dedicata ogni anno a San Paolino, Santo Patrono, rientra dunque tra le “feste con macchine a spalla”, che in Italia già includono anche, i “Candelieri” di Sassari, la “Varia” di Palmi e le celebrazioni per Santa Rosa a Viterbo.

La Festa dei gigli di Nola è un grande evento che si svolge da tradizione  la domenica successiva al 22 giugno, giorno dedicato  a San Paolino. In quella giornata le splendide macchine da festa attraversano la città e entrano in Piazza Duomo per ricevere la solenne benedizione del Vescovo: le macchine sono 8 colossali gigli e una barca di legno che attraversano la cittadina “ballando” al ritmo di musica sorrette da tanti volontari e si richiamano alle antiche corporazioni delle arti e mestieri.

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Festa dei Gigli. Foto (CC) di Kliò su Flickr

Festa dei Gigli. Foto (CC) di Kliò su Flickr

Ora che la festa è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio (immateriale) dell’Umanità, è entrata nella storia, facendo parte di quei 981 siti mondiali tutelati dall’Unesco  che formano la parte migliore del patrimonio culturale e naturale dell’umanità, siti cioè che hanno un valore universale. L’Italia ha ben 50 siti ed è la nazione che detiene il maggior numero di luoghi considerati patrimoni dell’umanità: con la festa di Nola la Campania ha ben sette siti inseriti a pieno titolo tra il patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco.

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