Una terrazza panoramica con caffetteria sul Duomo di Napoli

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Si, avete letto bene: entro il 2015 sul Duomo di Napoli sarà realizzata una terrazza da cui si potrà godere una vista mozzafiato sul panorama della città e prendere anche un buon caffè. Sarà realizzata grazie al grande progetto di valorizzazione del centro storico, protetto dall’ Unesco, con fondi europei.

Napoletani e turisti potranno dunque salire sul tetto della Cattedrale, così come succede a Parigi al Notre-Dame, a Milano sul Duomo o a Londra, e ammirare uno splendido panorama della città a 360 gradi. E ci sarà anche una caffetteria, che si ricaverà da un manufatto esistente.

I lavori saranno realizzati senza grossi interventi ma ampliando, ristrutturando e mettendo in sicurezza, percorsi e strutture già esistenti. Sarà ripristinato l’accesso al tetto della cattedrale, su l’abside, dal lato che dà verso il mare riattivando un ascensore degli anni 80 già esistente ma mai utilizzato. Dalla sacrestia in ascensore si raggiungerà la terrazza principale e, costeggiando la cattedrale, si salirà su un’altra terrazza sopra il lato sinistro della cappella di Santa Restituta. Sul tetto ci sono dei torrioni laterali che portano sui terrazzi e uno di questi è stato recuperato. I lavori consentiranno di ammirare anche gli affreschi trecenteschi della vecchia cattedrale angioina.

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Il Duomo di Napoli

La cattedrale di Napoli fu edificata per volere del re Carlo I d’Angiò ed eretta dal figlio Carlo II nel 1315. Fu poi distrutta dal terremoto del 1456, e riedificata da re Alfonso I d’Aragona. Il luogo era sempre l’attuale, nella rientranza di via Duomo, posto che ha ospitato fin dall’antichità numerosi edifici sacri.

In origine vi sorgevano due templi pagani dedicati ad Apollo e a Nettuno, poi vi fu edificato l’oratorio di Santa Maria del Principio, sembra dal primo vescovo della città Sant’Aspreno. Successivamente fu realizzata la basilica costantiniana di Santa Restituta, e poi nel 570 la chiesa dedicata al Salvatore, detta la Stefania. Successivamente fu edificato anche il battistero di San Giovanni in Fonte, e vari oratori e cappelle.

Una parte di questi edifici preesistenti è stata inglobata durante i secoli nelle fabbriche dell’attuale cattedrale. L’attuale facciata, più volte restaurata, deve la sua conformazione attuale da Enrico Alvino che nel 1887 ne curò la ristrutturazione. La cappella più frequentata è la terza cappella entrando a destra, quella detta del Tesoro di San Gennaro: con l’epidemia di peste del 1526, il popolo fece voto di erigere una cappella in onore del santo ma la costruzione iniziò solo nel 1608. È in questa cappella che sono custodite, e vengono esposte ai fedeli, le ampolle del miracoloso sangue di San Gennaro. Altre cappelle importanti sono la splendida cappella rinascimentale Carafa, di Tommaso Malvito e quella di Santa Restituta. Questa è ciò che resta della più antica basilica napoletana che sembra sia stata edificata per volontà dell’imperatore Costantino. Importante è anche l’antichissimo battistero di San Giovanni in Fonte, del V secolo.

Foto: (CC) dpserik

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