Il fenomeno “DeRev”: la piattaforma made in Naples che da voce alle idee del web

Avete presente quante idee – a volte geniali, altre volte semplicemente folli – nascano, crescano e muoiano sul web? Un ammontare smisurato, disordinato e caotico di progetti che non vedranno mai la luce perché destinati a smarrirsi nella vastità della rete. Dare a queste idee (ma sarebbe meglio dire, ai loro… ideatori) la possibilità di avere un luogo dove esprimersi, confrontarsi, emergere e fare passi avanti verso la realizzazione: è questo lo scopo di DeRev”, la piattaforma virtuale che “consente di trasformare le tue migliori idee in Rivoluzioni”.

È questa l’intestazione del sito DeRev, dove si può cliccare su “comincia una rivoluzione”, registrarsi gratuitamente e gettarsi nella mischia esponendo il proprio progetto e lavorando alla sua realizzazione (e finanziamento) con strumenti come, tra gli altri, il crowdfunding e la raccolta firme per petizioni online.

Sono presenti sei macrocategorie: Arte e cultura, Business e tech, Politica e democrazia, Associazioni e gruppi, Cause e attivismo, Azioni di massa. Ognuna di esse racchiude al suo interno delle suddivisioni più specifiche. Lo staff di DeRev si occupa di monitorare lo scouting e selezionare i progetti che verranno recensiti sulla homepage.

E a proposito dello staff, è qui che c’è la sorpresa: l’ideatore del sito è uno studente di ingegneria aereospaziale 27enne, originario di Vallo della Lucania ma stabilitosi ormai da anni a Napoli. Il suo nome è Roberto Esposito, ed è riuscito ad ottenere un finanziamento di oltre un milione di euro da Vertis Venture. Con lui, hanno lavorato agli aspetti tecnici della piattaforma i due programmatori informatici Fulvio Sicurezza e Antonio Mottola, anch’essi napoletani. Una bella soddisfazione, per dei ragazzi il cui ufficio non è nella Silicon Valley, ma al Vomero.

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