Napoli 24, l’ultimo grande film su Napoli

Ventiquattro registi per raccontare Napoli. E ne è uscito un piccolo capolavoro: Napoli 24 un film a episodi di 75 minuti dove ognuno dei 24 registi interpellati racconta, in scene di pochi minuti, la sua Napoli. Una sfida, con tanti cortometraggi diretti da registi famosi e non che riesce a presentarci la città splendida e difficile in tre minuti con la sua vita, la sua passione e il suo orgaglio.

Autori partenopei che rappresentano una città amata e odiata senza giudizi e senza stereotipi. Tre anni di lavoro e tante proposte visionate e alla fine scelte: grandi registi come Paolo Sorrentino e Mario Martone e tanti giovani ma alla fine tutti bravi nel dare la loro immagine della loro città. Tutti hanno mostrato la città con stili differenti ma, alla fine, riuscendo a comporre un unico film e un piccolo capolavoro. Belle le sequenze con il proprietario della oramai “famosa” trattoria “Nennella” e quelle relative al MADRE in cui si richiama il Museo d’Arte e la tirannica madre dell’attrice.

Il film è una continua scoperta dove le situazioni rappresentate emozionano e ci rendono compartecipi. Grande l’intervista al neoborbonico per l’anniversario della morte di Ferdinando II che ci ricorda che Napoli “un tempo terza capitale del mondo e oggi ultima città d’Italia” . Paolo Sorrentino, il regista del Divo, autore di un episodio in cui una vera principessa racconta la decadenza della città alla fine ha dichiarato che il film rappresenta “24 atti d’amore che danno un quadro abbastanza completo non solo di Napoli, ma dell’Italia. È un film perfettamente riuscito in cui non vedo nulla di esclusivamente napoletano, anzi, credo che Napoli si presti molto bene, per la sua teatralità, a rendere pregi e difetti degli italiani”. Da vedere.

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