Arrivati alla fine di un periodo, è buona norma fare il punto della situazione. Il 2011 del Napoli è stato un anno importante, ricco di emozioni per i tifosi e per la squadra. Non sono mancate le delusioni, certo ma il bilancio che può trarsi è sicuramente positivo.
L’anno solare degli azzurri non era iniziato nel migliore dei modi, con un 3 a 1 subito a San Siro per mano dell’Inter di Leonardo. Ma la classifica sorrideva comunque agli azzurri che riuscirono a restare ai piani alti e addirittura lottare con le due squadre milanesi, fino a poche giornate dalla fine della stagione, per lo scudetto. La sorpresa e la gioia della qualificazione (che mancava dai tempi di Maradona), senza preliminari, alla Champions, hanno coronato una stagione da incorniciare che ha visto esplodere Cavani e confermare la classe di Hamsik e Lavezzi. Il Matador è entrato nel cuore dei tifosi e ha lottato con l’inossidabile Di Natale per il titolo di capocannoniere.
Ma le icone del Napoli targato Mazzarri non sono solo gli attaccanti. Hanno progressivamente trovato sicurezza e continuità anche i tre titolarissimi difensori: Campagnaro, il capitano Cannavaro e Aronica. A centrocampo è cresciuto spaventosamente, riconquistando un posto in nazionale, Christian Maggio.
Il mercato estivo ha visto l’arrivo del corteggiatissimo Inler dall’Udinese, che specialmente nella prima parte della nuova stagione ha mostrato le sue qualità affiancando un ritrovato Gargano. Negli ultimi giorni di agosto fu ottenuto in prestito anche Goran Pandev, che dopo un periodo di incertezza sembra aver trovato condizione e continuità.
La stagione 2011/2012, per quello che ci ha mostrato fino ad ora, è agrodolce. Sicuramente prevalgono gli aspetti positivi e gli entusiasmi europei: gli azzurri hanno superato brillantemente un girone infernale battendo il Manchester City delle stelle e tenendo testa al Bayern Monaco. Agli ottavi di finale li attende il Chelsea di Villas Boas. Ma sarebbe inutile nascondersi che qualche delusione c’è stata, in campionato. La squadra aveva ricevuto rinforzi adeguati eppure ha fatto fatica a rimanere agganciata ai primi posti, chiudendo appena al di sotto della zona Europa League. Poco, per chi si aspettava invece un’annata da protagonisti alla luce delle difficoltà iniziali (poi rientrate) di alcune delle dirette concorrenti.
Ma la scelta di dare priorità all’Europa che conta non è facile da biasimare, tutt’altro. E non è detto che gli uomini di Mazzarri non possano lanciarsi all’inseguimento del duo Juve-Milan, attualmente in vetta in serie A. Sicuramente occorrerà una grande dose di impegno, concentrazione (in particolare contro le cosiddette “provinciali”) e anche fortuna. Il 6 a 1 contro il Genoa, con cui il Napoli ha chiuso l’anno solare 2011, appare sicuramente un buon punto di ripartenza.
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