Stazione zoologica marittima di Napoli: un paradiso della scienza e dell’arte


La stazione zoologica marittima di Napoli fu fondata nel 1872 per volere di Anton Dohrn, scienziato tedesco, allievo di Darwin. Questi era ben consapevole dei benefici che potevano trarsi da un sito del genere. La stazione fu infatti istallata nel mezzo della Villa Comunale di Napoli, praticamente ad un passo dal mare.

La Stazione è ancora oggi tra i migliori centri di ricerca al mondo sulla biologia marina e grazie al suo acquario, che raccoglie le specie tipiche del nostro Golfo, è in grado di formare personale scientifico altamente specializzato.

Durante la costruzione dell’edificio di impianto neorinasciemtale, secondo un progetto dell’architetto Capocci, l’ambizioso Dohn partorì l’idea che nella Stazione si dovesse percepire una fusione tra scienza ed arte. Fu così che la sala originariamente destinata a biblioteca e a sala da musica fu rivestita da affreschi di Hans von Marèes e Adolf von Hildebrand . Il soggetto di questi affreschi fu per lungo tempo oscuro ai critici, ma nel corso degli anni si è attribuito ad essi un delizioso valore simbolico: se si osserva, ad esempio, L’aranceto di von Marèes le due figure nude e il vecchio rappresenterebbero le età della vita e pertanto l’arancia, simbolo di bellezza, sarebbe facile da cogliere nelle età giovanili e invece faticosa da ritrovare durante la vecchiaia.

Altro affresco di von Marèes La pergola rappresenta, invece, gli stessi artisti coinvolti nella decorazione della Stazione, tra cui si individuano von Marèes e von Hildebrand, che consumano un veloce pasto in una taverna nei pressi di Palazzo Donnanna a Posillipo.

(La galleria di immagini contenenti gli affreschi è dopo la pubblicità)

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