Unesco: Siti campani patrimonio dell’umanità – Guida Napoli da Vivere

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L’Italia è la nazione che detiene il maggior numero di luoghi considerati patrimoni dell’umanità dall’Unesco e la Campania ha ben sei siti inseriti a pieno titolo tra il patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco: li troverete di seguito 

 

 

Pochi giorni fa vi abbiamo parlato della decisione del Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Massimo Bray, di voler inserire nella lista del patrimonio da tutelare anche gli antichi insediamenti romani di Stabiae.

Alcuni lettori ci hanno chiesto quali sono gli altri siti patrimonio dell’umanità in Campania e abbiamo deciso di presentarveli tutti perché sono posti unici e bellissimi della nostra regione, e, talmente particolari che sono scelti tra migliaia di posti al mondo per essere “tutelati” dall’Unesco.

Il patrimonio mondiale tutelato dall’Unesco include 981 siti che formano parte del patrimonio culturale e naturale dell’umanità, siti cioè che hanno un valore universale. Questi 981 siti sono presenti in 160 Paesi del mondo e sono suddivisi in 759 beni culturali, 193 beni naturali e 29 misti.

L’Italia con i suoi 49 siti è la nazione che detiene il maggior numero di luoghi considerati patrimoni dell’umanità: la Campania ha ben sei siti inseriti a pieno titolo tra il patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’Unesco e ve li presentiamo di seguito. L’anno affianco al titolo è riferito all’anno in cui il sito è entrato sotto tutela come patrimonio dell’Umanità:

Centro storico di Napoli – 1995

La statua del Nilo al centro storico di Napoli. Foto (CC) kevanport su Flickr

La statua del Nilo al centro storico di Napoli. Foto (CC) kevanport su Flickr

Le origini della città sono molto antiche: anzi si può affermare che Napoli è una delle città più antiche città d’Europa. Si inizia da Neapolis, città fondata dai coloni greci nel 470 a.C. e poi si susseguono i Romani, i Bizantini, i Normanni, gli Aragonesi, gli Spagnoli e i Borboni tante civiltà e culture che hanno contribuito a creare un centro storico incredibile ricco di arte, storia e cultura lungo un arco di oltre venti secoli. I tracciati delle sue strade ricalcano i decumani antichi ma sono stati arricchiti di edifici storici a partire dal Settecento fino agli inizi del 900. Una superficie di soli 720 ettari che concentra 20 secoli di storia, dal IV secolo a.C.al XVIII secolo d.C. segnata nella sua conformazione urbanistica con tanti capolavori suggestivi tra i quali Santa Chiara, Castel Nuovo e, tanti, tanti altri monumenti unici.

Reggia di Caserta con il parco e l’acquedotto e Complesso di San Leucio -1997

Reggia di Caserta. Foto (CC) Emmanuel Granatello

Reggia di Caserta. Foto (CC) Emmanuel Granatello

Voluto nel 1750 da Carlo di Borbone l’eccezionale complesso monumentale di Caserta fu realizzato da Luigi Vanvitelli e completato dal figlio Carlo. Il sontuoso Palazzo Reale dispone di oltre 1.200 stanze, della piazza antistante, del Parco e del magnifico Giardino inglese. Bellissimo lo Scalone d’Onore che introduce gli ospiti agli appartamenti del primo piano: fu voluto per celebrare la monarchia Borbonica e rivaleggiare con i palazzi di Madrid e Versailles. Grandioso l’Acquedotto carolino che doveva portare l’acqua alle cascate e alle fontane della Reggia. Realizzato sempre dal Vanvitelli l’acquedotto si estende su un totale di 41 km raggiungendo il culmine sul viadotto (percorribile) alto 60 metri e lungo 528 chiamato “Ponti della Valle” costruito per superare l’alta valle di Maddaloni. Bellissima anche la Real Colonia di San Leucio piccola città ideale realizzata per la produzione e lavorazione della seta. Fu il centro di un innovativo sistema di riforme sociali con case, terre e scuole offerte dal sovrano agli operai.

Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata – 1997

Scavi di Pompei. Foto (CC) theCarol su Flickr

Scavi di Pompei. Foto (CC) theCarol su Flickr

Posto unico al mondo l’area archeologica costituisce una testimonianza completa della società e della vita quotidiana fermata e sepolta il 24 agosto dell’anno 79 d. C. dall’eruzione del Vesuvio che seppellì le due grandi città romane di Pompei ed Ercolano, insieme ai loro abitanti ed alle loro ricche abitazioni. Pompei fu una grande colonia, con una struttura urbana complessa, piena di edifici pubblici, templi, terme, palazzi, teatri e grandiose ville: al momento sono stati riportati alla luce solo 44 ettari di città. A Ercolano fu ritrovata la Villa dei Papiri, che ci ha restituito un favoloso tesoro fatto di bellissime statue e una biblioteca ampia e rarissima: una vera dimora imperiale. Grande e commerciale la città di Pompei, più bella e residenziale Ercolano con i suoi resti più piccoli ma meglio conservati. Bellissime le pitture murali di Villa Oplontis di Torre Annunziata tipica villa di cittadini d’alto rango dei primi anni dell’Impero romano.

Costiera amalfitana – 1997

Amalfi. Foto (CC) di Tom Holbrook su Flickr

Amalfi. Foto (CC) di Tom Holbrook su Flickr

La splendida costiera amalfitana ha una sua enorme bellezza ed una grande diversità naturale. L’area del Sito Unesco comprende ben dodici comuni, tutti siti in un territorio particolarissimo dal punto di vista paesaggistico e ambientale ricco anche di tante testimonianze storico e artistiche. Basti pensare alle ville romane di Minori e Positano del I secolo d.C., alla meravigliosa Valle dei Mulini o alle splendide ville di Ravello. L’area è anche ricca di castelli e fortificazioni a mezza altezza fra il mare e la montagna a protezione dalle incursioni dei pirati turchi. I Comuni presenti nell’area sono: Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Sant’Egidio del Monte Albino, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare. Tutti belli e particolari.

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Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula – 1998

Parco Nazionale del Cilento. Foto (CC) di roamingwab su Flickr

Parco Nazionale del Cilento. Foto (CC) di roamingwab su Flickr

L’intera zona del parco del Cilento rappresenta un paesaggio culturale di qualità eccezionale. Ci sono catene montane e il mare che si affaccia su terre fertili e ricche. Frontiera di un tempo tra le colonie greche della Magna Grecia e i popoli locali degli etruschi e lucani, nell’area si ritrovano i resti di grandi e importanti città classiche come Paestum e Velia. L’area contiene anche la bellissima Certosa di San Lorenzo a Padula fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino. La Certosa è uno dei più grandi monasteri del mondo con un’area principale in stile Barocco sulla quale sono edificate oltre 320 stanze e un enorme chiostro di circa 12.000 m², tutto contornato da ben 84 colonne.

I longobardi in Italia. Luoghi di potere – 2011 

Chiostro di Santa Sofia a Benevento. Foto (CC) di hillman54 su Flickr

Chiostro di Santa Sofia a Benevento. Foto (CC) di hillman54 su Flickr

Uno degli ultimi siti riconosciuti in Italia riguarda quello che ripercorre i luoghi del potere dei Longobardi in Italia. Nel periodo che va dal 568 al 774 d.C. furono realizzate impressionanti opere architettoniche tra grandi fortezze, antiche chiese e affascinanti monasteri che costituivano l’emblema di un Langobardorum Imperium che è durato più di 200 anni. L’architettura longobarda è una straordinaria sintesi tra antichità romana e tradizione germanica e il complesso monumentale di Santa Sofia che si trova a Benevento ne è un mirabile esempio. Il sito comprende la chiesa, che è una delle più importanti del periodo, il campanile antistante la piazza, l’ex monastero con un bel chiostro e la fontana al centro dell’area. Assieme a altri sette luoghi pieni di testimonianze e architetture dell‘arte longobarda il complesso di Benevento rappresenta appieno l’emblema del Langobardorum Imperium.

Vedi gli altri luoghi splendidi di Napoli con Scoprire Napoli

 

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